C’è una bellissima canzone di Vecchioni che dice: “E scrivere d’amore, e scrivere d’amore anche se si fa ridere anche quando la guardi, anche mentre la perdi quello che conta è scrivere; e non aver paura non aver mai paura di essere ridicoli; solo chi non ha scritto mai lettere d’amore fa veramente ridere.” L’amore si esprime attraverso mille gesti, sguardi, baci, parole. Ma quando queste vengono fermate su un foglio di carta è come se i pensieri e i sentimenti vorrebbero stare lì per sempre come testimonianza di un qualcosa che non avrà mai fine.
Oggi, noi di generazione 2.0 scriviamo moltissimo ma dove lo facciamo? Come? Frasi brevi e soprattutto amiamo utilizzare le famose faccine che esprimono “emozioni” al posto nostro. Andiamo indietro nel tempo e rileggiamo qualche cosa che ci emozionerà ancora oggi. Magari a San Valentino, accanto ai soliti cioccolatini riceverete anche voi la vostra lettera d’amore. Ne ho lette molte di lettere d’amore famose, ma 4 di questa mi hanno davvero emozionata.
- 1842 – Lasciami respirare a lungo…
Charles Baudelaire s’innamora perdutamente di Jeanne Duval, soprannominata “La Venere Nera”, una bellissima danzatrice di origine haitiana. Il poeta visse la storia in maniera tormentata e una notte le scrisse questa lettera:
“Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli. affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria. Se tu sapessi tutto quello che vedo! tutto quello che sento! tutto quello che intendo nei tuoi capelli! La mia anima viaggia sul profumo come l’anima degli altri viaggia sulla musica…Nell’ardente focolare della tua capigliatura, respiro l’odore del tabacco, confuso a quello dell’oppio e dello zucchero: nella notte della tua capigliatura, vedo risplendere l’infinito dell’azzurro tropicale…”.
- 1812 – A letto i miei pensieri sono già rivolti a te…
Dopo la morte di Beethoven, nella credenza della sua casa furono trovare tre lettere destinate all’amata immortale, ancora oggi non sappiamo chi fosse, possiamo solo comprendere dalle bellissime parole quanto profondo fosse il legame che univa queste due anime:
“Buon giorno 7 Luglio a letto i miei pensieri sono già rivolti a te, mia amata immortale, ora lieti, ora di nuovo tristi, nell’attesa che il destino esaudisca i nostri desideri – posso vivere soltanto unito strettamente a te, non altrimenti, sì, ho deciso di errare lontano finché non potrò volare nelle tue braccia e sentirmi perfettamente a casa accanto a te e lasciando che la mia anima, circondata dal tuo essere, entri nel regno degli spiriti – purtroppo così deve essere – ti rassegnerai, tanto più conoscendo la mia fedeltà verso di te, nessuna altra donna potrà mai possedere il mio cuore, mai – mai – … Angelo mio, mi dicono ora che la posta funziona tutti i giorni – quindi chiudo affinché tu possa ricevere la lettera al più presto…non smentire mai il cuore fedelissimo del tuo amato.
L. Eternamente tuo – Eternamente mia – Eternamente nostri
- 1796 – Non ti amo più; al contrario, ti detesto…
La lettera d’amore che segue è la testimonianza di quanto un uomo forte e valoroso possa soffrire per amore o per una presunta gelosia. Chi scrive è Napoleone Bonaparte alla sua amata sposa Giuseppina.
“Non ti amo più; al contrario, ti detesto. Sei una disgraziata, realmente perversa, realmente stupida, una vera e propria Cenerentola. Non mi scrivi mai, non ami tuo marito; tu sai il piacere che le tue lettere gli procurano eppure non riesci nemmeno a buttar giù in un attimo una mezza dozzina di righe. Che cosa fate tutto il giorno, Signora? Che tipo di affari così vitali vi privano del tempo per scrivere al vostro fedele amante? Quale pensiero può essere così invadente da mettere da parte l’amore, l’amore tenero e costante che gli avevate promesso? Chi può essere questo meraviglioso nuovo amante che vi porta via ogni momento, decide della vostra giornata e vi impedisce di dedicare la vostra attenzione a vostro marito? Attenta Giuseppina; una bella notte le porte saranno distrutte e là io sarò. In verità, amor mio, sono preoccupato di non avere tue notizie, scrivimi immediatamente una lettera di quattro pagine con quelle deliziose parole che riempiono il mio cuore di emozione e di gioia. Spero di tenerti tra la braccia quanto prima, quando spargerò su di te milioni di baci, brucianti come il sole dell’equatore. Bonaparte”

- 1929 – Scott, sei proprio spaventosamente sciocco…
Zelda e Francis Scott Fitzgerald, una coppia che divenne il simbolo dell’era del jazz. Nel 1929 il loro matrimonio comincia a sfaldarsi e Zelda in preda un ad uno dei suoi tanti attacchi nevrotici scriverà:
“Scott, sei proprio spaventosamente sciocco – In primo luogo, non ho dato a nessuno il bacio d’addio, e in secondo luogo, nessuno è partito – tu sai, tesoro, che ti amo troppo per volerlo. Se avessi un onesto – o disonesto – desiderio di baciare solo una o due persone, lo farei – ma non potrei mai volerlo – la mia bocca è tua. Supponi che io lo faccia – sai che non conterebbe assolutamente nulla – perché non puoi capire che niente significa niente eccetto la tua cara persona e il tuo amore? – Desidererei che ci affrettassimo e che io fossi tua cosi sapresti – Qualche volta quasi dispero di farti sentire sicuro – così sicuro che nulla ti potrebbe mai far dubitare come dubito io.”
Strazianti e piene d’amore queste lettere…Se questo post vi è piaciuto allora non potete non leggere i nostri real wedding, oggi ve ne consiglio due: Jessica e Alessandro, un dolcissimo matrimonio…a 3!! e il bellissimo Circus Wedding di Celeste e Mirko.
A proprio di lettere, penne e calamaio, avete già pensato alle partecipazioni? Visto che siamo in tema oggi il mio consiglio è: Cristina Mingolla Arti Calligrafiche, Ferdinando Famà, Cuori di Carta e We Love.